Dal 1924 una storia di pasta e di famiglia

Interamente in mattoni (caratteristica della città di Penne), ha un solo fornice ad arco centrale a tutto sesto, ornato da bugnato e affinato da lesene larghe poste su alti basamenti, con i capitelli e con elementi in pietra a sostegno della fascia architravale. La parte superiore è sormontata da fastigio mistilineo con nicchia centrale, che ospita il Santo Patrono della città (San Massimo). Sul portale si nota anche una lapide che ricorda la visita di San Francesco a Penne nel 1216. Infine, guardando frontalmente la Porta di San Francesco, è possibile notare sulla sua sinistra una torre urbica quattrocentesca, mentre sulla destra viene ospitata l’antichissima chiesa di San Nicola, ristrutturata nell’ottocento dall’architetto Federico Dottorelli.

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei tre parchi nazionali presenti in Abruzzo ed è una delle riserve naturali protette più grandi d’Italia. Il progetto ambientale, turistico e culturale del Parco mira non solo alla salvaguardia delle bellezze naturali di questa zona ma anche alla tutela e alla valorizzazione di un patrimonio fatto di tradizioni centenarie. All’interno del Parco il territorio è in gran parte montano, con più di venti vette che superano i 2000 metri di altitudine, ed è caratterizzato dalla presenza di tre gruppi montuosi, i Monti Gemelli, i Monti della Laga e la catena del Gran Sasso d’Italia. La posizione geografica del parco, i rilievi presenti e la varietà dei paesaggi portano una sorprendente ricchezza dal punto di vista sia floreale che faunistico.

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei tre parchi nazionali presenti in Abruzzo ed è una delle riserve naturali protette più grandi d’Italia. Il progetto ambientale, turistico e culturale del Parco mira non solo alla salvaguardia delle bellezze naturali di questa zona ma anche alla tutela e alla valorizzazione di un patrimonio fatto di tradizioni centenarie. All’interno del Parco il territorio è in gran parte montano, con più di venti vette che superano i 2000 metri di altitudine, ed è caratterizzato dalla presenza di tre gruppi montuosi, i Monti Gemelli, i Monti della Laga e la catena del Gran Sasso d’Italia. La posizione geografica del parco, i rilievi presenti e la varietà dei paesaggi portano una sorprendente ricchezza dal punto di vista sia floreale che faunistico.

Una delle più belle e operose valli della provincia di Como è la Val d'Intelvi, che mette in comunicazione la conca del lago di Como con il lago di Lugano. La zona e verdissima: le cime sono coperte di fitti boschi, mentre sui pendii delle montagne sono ben evidenti i terrazzamenti realizzati dall'uomo. Grano e segale erano una volta la maggiore ricchezza della valle e appunto per questo, lungo il torrente Telo e altri corsi d'acquaminori sorsero numerosi mulini di pietra, ancora oggi visibili, anche se, in gran parte in rovina.

I coniugi Peduzzi presero dimora a Chieti città, punto nevralgico per i traffici e per stabilire rapporti di lavoro, riattando un vecchio mulino a vento, ampliandolo e adibendolo a dimora della famiglia di sette figlioli.

Stabilitasi a Chieti e acquistando un mulino in disuso, nel 1885 la famiglia vi apre la "Premitata Fabbrica di Acque Gassose e Seltz Pietro Peduzzi", la cui specialità è lo Champagnino, ovvero la gazzosa che in Abruzzo era utilizzata per accompagnare il vino. Settimio porta avanti l'attività fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1947, nel pieno del suo fermento imprenditoriale.

Siamo negli anni ‘30 quando Gaetano Sergiacomo pensa il primo packaging per la pasta extralusso di Penne. La pasta d’Abruzzo era rappresentata da una tipica donna contadina-massaia tra le alte spighe di grano con in mano il piatto di spaghetti al pomodoro. Il blu e il rosso della scritta e del disegno stesso ben risaltavano sul pacchetto trasparente che metteva subito a nudo il formato al suo interno.

La massaia contadina della confezione Sergiacomo lascia il posto alle intuizioni di Piero Peduzzi. Siamo negli anni Settanta. Il pastificio Sergiacomo cambia il nome in Rustichella d’Abruzzo, più coerente con il prodotto “rustico” su cui aveva puntato e, con la donna di Scanno tra le spighe come effige, a simboleggiare il fortissimo attaccamento al territorio e alla tradizione.

Oltre all’utilizzo delle trafile in bronzo, per trattenere meglio il condimento, Piero decide di riproporre la confezione di carta, come si faceva un tempo. A questo attaccamento alle proprie radici si associa il desiderio di espandersi all’estero. Qui il “sacchetto di carta marrone” è ancora oggi segno distintivo e inequivocabile di premium brand.

Piero Peduzzi all'inizio della sua avventura si dovette subito scontrare con la legge 580 del 1967 che vietava il commercio di cereali, sfarinati, pane e delle paste alimentari, nella quale si stabiliva che la pasta per chiamarsi tale dovesse essere prodotta a partire da solo grano duro.

L’escamotage di Piero Peduzzi fu quello di intitolare la pasta di Semola Integrale di grano duro con il nome di una ricetta, nacquero così gli Spaghetti integrali chiamati “Aglio e Olio” e le penne rigate integrali chiamate “Virtù”.

Dean & DeLuca è una catena americana di negozi di alimentari di alta gamma. Giorgio DeLuca, un insegnante di scuola diventato commerciante di formaggi, e Joel Dean, un manager editoriale, aprirono il primo Dean & DeLuca nel settembre 1977 a SoHo, un'area di Manhattan bassa, all'angolo tra le vie Prince e Greene.

Antico centro dei Vestini. Le prime testimonianze risalgono al 953 d.C., anno in cui Pandolfo, principe di Capua, decise la costruzione della chiesa di Santa Maria Maggiore, edificata sui resti del tempio romano, dedicato al culto della dea Vesta. Tuttavia, i numerosi manufatti sabellici, greci, romani e medievali rinvenuti negli ultimi due secoli, fanno pensare ad una presenza umana continua ed ininterrotta nei secoli successivi. La città ha avuto una lunga storia di invasioni ed attacchi. Nel IX secolo fu, ad esempio, devastata dai Saraceni, cosicché i superstiti si rifugiarono sul colle e cominciarono a fortificarlo. Al X secolo risale la prima testimonianza del toponimo Castrum Planellae nella contea di Manoppello e sotto il dominio dei Normanni. Nel 1078 o nel 1080 il Castello con le sue porte, le mura, le carbonaie e la scomparsa chiesa monastica di Santo Stefano passano come effetto di una donazione privata da parte di Sansone di Adelberto, di origine longobarda, al monastero di Montecassino. Passò successivamente al dominio di Carlo d'Angiò prima e di Corrado Acquaviva poi. La presenza di molte monete coniate per le crociate fa ipotizzare che Pianella fosse stato un centro di incontro di pellegrini, frati e commercianti prima di procedere alla volta di Brindisi. Nel 1458 Federico d'Aragona diede alla città lo status di "universitas", vale a dire una parziale indipendenza dal potere feudale e nel 1522 Pianella diventò feudo di Margherita d'Austria Farnese, alla cui famiglia rimase fino all'eversione della feudalità. Infine, Ferdinando IV di Borbone assegnò a Pianella il titolo di Città regia.

Dopo essersi laureato in Economia all'Università della California, Davis, nel 1987, Rolando ha avviato una piccola società di importazione a San Francisco, California: Manicaretti, specializzata nell'importazione e nella distribuzione di prodotti gastronomici artigianali dall'Italia. Oggi il nome dell'azienda è riconosciuto come un sigillo di garanzia per alcuni dei migliori prodotti da dispensa italiani disponibili nel settore. Rolando dedica la maggior parte del suo tempo a far conoscere le specialità alimentari italiane di alto livello (oli extravergine d'oliva, pasta artigianale, aceto balsamico, ecc.) agli chef statunitensi e agli acquirenti di specialità alimentari di tutta la nazione. Questa collaborazione ha contribuito a rendere gli ingredienti italiani parte integrante del nuovo stile "mediterraneo" della cucina americana e ha avuto un enorme impatto nella concezione della neonata cucina "californiana".

Il primo logo Rustichella d'Abruzzo venne realizzato a mano dallo Studio Luce.

Infine, è stato aggiunta la dicitura "Lavorazione Artigianale" racchiusa in uno stendardo che è diventato il simbolo della nostra azienda.

Interamente in mattoni (caratteristica della città di Penne), ha un solo fornice ad arco centrale a tutto sesto, ornato da bugnato e affinato da lesene larghe poste su alti basamenti, con i capitelli e con elementi in pietra a sostegno della fascia architravale. La parte superiore è sormontata da fastigio mistilineo con nicchia centrale, che ospita il Santo Patrono della città (San Massimo). Sul portale si nota anche una lapide che ricorda la visita di San Francesco a Penne nel 1216. Infine, guardando frontalmente la Porta di San Francesco, è possibile notare sulla sua sinistra una torre urbica quattrocentesca, mentre sulla destra viene ospitata l’antichissima chiesa di San Nicola, ristrutturata nell’ottocento dall’architetto Federico Dottorelli.

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei tre parchi nazionali presenti in Abruzzo ed è una delle riserve naturali protette più grandi d’Italia. Il progetto ambientale, turistico e culturale del Parco mira non solo alla salvaguardia delle bellezze naturali di questa zona ma anche alla tutela e alla valorizzazione di un patrimonio fatto di tradizioni centenarie. All’interno del Parco il territorio è in gran parte montano, con più di venti vette che superano i 2000 metri di altitudine, ed è caratterizzato dalla presenza di tre gruppi montuosi, i Monti Gemelli, i Monti della Laga e la catena del Gran Sasso d’Italia. La posizione geografica del parco, i rilievi presenti e la varietà dei paesaggi portano una sorprendente ricchezza dal punto di vista sia floreale che faunistico.

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei tre parchi nazionali presenti in Abruzzo ed è una delle riserve naturali protette più grandi d’Italia. Il progetto ambientale, turistico e culturale del Parco mira non solo alla salvaguardia delle bellezze naturali di questa zona ma anche alla tutela e alla valorizzazione di un patrimonio fatto di tradizioni centenarie. All’interno del Parco il territorio è in gran parte montano, con più di venti vette che superano i 2000 metri di altitudine, ed è caratterizzato dalla presenza di tre gruppi montuosi, i Monti Gemelli, i Monti della Laga e la catena del Gran Sasso d’Italia. La posizione geografica del parco, i rilievi presenti e la varietà dei paesaggi portano una sorprendente ricchezza dal punto di vista sia floreale che faunistico.

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei tre parchi nazionali presenti in Abruzzo ed è una delle riserve naturali protette più grandi d’Italia. Il progetto ambientale, turistico e culturale del Parco mira non solo alla salvaguardia delle bellezze naturali di questa zona ma anche alla tutela e alla valorizzazione di un patrimonio fatto di tradizioni centenarie. All’interno del Parco il territorio è in gran parte montano, con più di venti vette che superano i 2000 metri di altitudine, ed è caratterizzato dalla presenza di tre gruppi montuosi, i Monti Gemelli, i Monti della Laga e la catena del Gran Sasso d’Italia. La posizione geografica del parco, i rilievi presenti e la varietà dei paesaggi portano una sorprendente ricchezza dal punto di vista sia floreale che faunistico.

Una delle più belle e operose valli della provincia di Como è la Val d'Intelvi, che mette in comunicazione la conca del lago di Como con il lago di Lugano. La zona e verdissima: le cime sono coperte di fitti boschi, mentre sui pendii delle montagne sono ben evidenti i terrazzamenti realizzati dall'uomo. Grano e segale erano una volta la maggiore ricchezza della valle e appunto per questo, lungo il torrente Telo e altri corsi d'acquaminori sorsero numerosi mulini di pietra, ancora oggi visibili, anche se, in gran parte in rovina.

I coniugi Peduzzi presero dimora a Chieti città, punto nevralgico per i traffici e per stabilire rapporti di lavoro, riattando un vecchio mulino a vento, ampliandolo e adibendolo a dimora della famiglia di sette figlioli.

Stabilitasi a Chieti e acquistando un mulino in disuso, nel 1885 la famiglia vi apre la "Premitata Fabbrica di Acque Gassose e Seltz Pietro Peduzzi", la cui specialità è lo Champagnino, ovvero la gazzosa che in Abruzzo era utilizzata per accompagnare il vino. Settimio porta avanti l'attività fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1947, nel pieno del suo fermento imprenditoriale.

Siamo negli anni ‘30 quando Gaetano Sergiacomo pensa il primo packaging per la pasta extralusso di Penne. La pasta d’Abruzzo era rappresentata da una tipica donna contadina-massaia tra le alte spighe di grano con in mano il piatto di spaghetti al pomodoro. Il blu e il rosso della scritta e del disegno stesso ben risaltavano sul pacchetto trasparente che metteva subito a nudo il formato al suo interno.

La massaia contadina della confezione Sergiacomo lascia il posto alle intuizioni di Piero Peduzzi. Siamo negli anni Settanta. Il pastificio Sergiacomo cambia il nome in Rustichella d’Abruzzo, più coerente con il prodotto “rustico” su cui aveva puntato e, con la donna di Scanno tra le spighe come effige, a simboleggiare il fortissimo attaccamento al territorio e alla tradizione.

Nel 1978 la produzione a marchio “Rustichella” conosce una nuova era: Piero Peduzzi decide di iniziare la produzione della “pasta nera”, quella con semole integrali, al tempo proibita in Italia. Si veniva dal periodo della guerra e del dopoguerra in cui i mulini macinavano di tutto, con materie prime meno pregiate perché la semola non veniva raffinata. E abilmente gli spaghetti diventano aglio e olio, le penne arrabbiata.

Oltre all’utilizzo delle trafile in bronzo, per trattenere meglio il condimento, Piero decide di riproporre la confezione di carta, come si faceva un tempo. A questo attaccamento alle proprie radici si associa il desiderio di espandersi all’estero. Qui il “sacchetto di carta marrone” è ancora oggi segno distintivo e inequivocabile di premium brand.

Piero Peduzzi all'inizio della sua avventura si dovette subito scontrare con la legge 580 del 1967 che vietava il commercio di cereali, sfarinati, pane e delle paste alimentari, nella quale si stabiliva che la pasta per chiamarsi tale dovesse essere prodotta a partire da solo grano duro.

L’escamotage di Piero Peduzzi fu quello di intitolare la pasta di Semola Integrale di grano duro con il nome di una ricetta, nacquero così gli Spaghetti integrali chiamati “Aglio e Olio” e le penne rigate integrali chiamate “Virtù”.

Dean & DeLuca è una catena americana di negozi di alimentari di alta gamma. Giorgio DeLuca, un insegnante di scuola diventato commerciante di formaggi, e Joel Dean, un manager editoriale, aprirono il primo Dean & DeLuca nel settembre 1977 a SoHo, un'area di Manhattan bassa, all'angolo tra le vie Prince e Greene.

Antico centro dei Vestini. Le prime testimonianze risalgono al 953 d.C., anno in cui Pandolfo, principe di Capua, decise la costruzione della chiesa di Santa Maria Maggiore, edificata sui resti del tempio romano, dedicato al culto della dea Vesta. Tuttavia, i numerosi manufatti sabellici, greci, romani e medievali rinvenuti negli ultimi due secoli, fanno pensare ad una presenza umana continua ed ininterrotta nei secoli successivi. La città ha avuto una lunga storia di invasioni ed attacchi. Nel IX secolo fu, ad esempio, devastata dai Saraceni, cosicché i superstiti si rifugiarono sul colle e cominciarono a fortificarlo. Al X secolo risale la prima testimonianza del toponimo Castrum Planellae nella contea di Manoppello e sotto il dominio dei Normanni. Nel 1078 o nel 1080 il Castello con le sue porte, le mura, le carbonaie e la scomparsa chiesa monastica di Santo Stefano passano come effetto di una donazione privata da parte di Sansone di Adelberto, di origine longobarda, al monastero di Montecassino. Passò successivamente al dominio di Carlo d'Angiò prima e di Corrado Acquaviva poi. La presenza di molte monete coniate per le crociate fa ipotizzare che Pianella fosse stato un centro di incontro di pellegrini, frati e commercianti prima di procedere alla volta di Brindisi. Nel 1458 Federico d'Aragona diede alla città lo status di "universitas", vale a dire una parziale indipendenza dal potere feudale e nel 1522 Pianella diventò feudo di Margherita d'Austria Farnese, alla cui famiglia rimase fino all'eversione della feudalità. Infine, Ferdinando IV di Borbone assegnò a Pianella il titolo di Città regia.

Il primo logo Rustichella d'Abruzzo venne realizzato a mano dallo Studio Luce.

Infine, è stato aggiunta la dicitura "Lavorazione Artigianale" racchiusa in uno stendardo che è diventato il simbolo della nostra azienda.

Dopo essersi laureato in Economia all'Università della California, Davis, nel 1987, Rolando ha avviato una piccola società di importazione a San Francisco, California: Manicaretti, specializzata nell'importazione e nella distribuzione di prodotti gastronomici artigianali dall'Italia. Oggi il nome dell'azienda è riconosciuto come un sigillo di garanzia per alcuni dei migliori prodotti da dispensa italiani disponibili nel settore. Rolando dedica la maggior parte del suo tempo a far conoscere le specialità alimentari italiane di alto livello (oli extravergine d'oliva, pasta artigianale, aceto balsamico, ecc.) agli chef statunitensi e agli acquirenti di specialità alimentari di tutta la nazione. Questa collaborazione ha contribuito a rendere gli ingredienti italiani parte integrante del nuovo stile "mediterraneo" della cucina americana e ha avuto un enorme impatto nella concezione della neonata cucina "californiana".

Dotato di una voce squillante negli acuti e ricca nel mezzo, con un fraseggio chiaro e un timbro limpido, è annoverato tra i maggiori tenori di tutti i tempi, nonché tra i massimi esponenti della musica lirica era e rimane uno dei tenori italiani di notorietà mondiale. Con oltre 100 milioni di copie vendute nel mondo, si stima sia, anche per vendite, fra i primissimi cantanti di ogni genere musicale, nonché fra i cantanti italiani di maggior successo a livello internazionale. Noto con l'appellativo di «Maestro», nel corso della sua carriera, durata oltre mezzo secolo, ha vinto sei Grammy Awards, di cui un Grammy Legend Awards, attribuitogli nel 1998. Inoltre, in virtù dei suoi contributi nel mondo della musica, ha ricevuto il Kennedy Center Honors nel 2001 e gli sono state conferite le più alte onorificenze della Repubblica Italiana.